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Casinò online

Vorrei sottolineare che nelle mie precedenti esperienze mi è successo più di una volta di essere fregato dai vari patrocinatori; hanno preso il mio traffico ma non hanno mandato il dovuto assegno. Pertanto ho impegnato un lasso di tempo ampio per trovare uno sponsor che mi dava una certa fiducia. Sono diventato l'affiliato, i banner sono stati inclusi sul mio sito con le barzellette ed aspettavo. Sono bastate 2 settimane per capire che l'operazione non avrà un esito positivo. Dopo un semestre ho tolto i loro link. Nemmeno una lira e anche il numero dei clic era irrisorio; 1 o 2 a settimana. Con 500 visitatori al giorno c'era qualcosa che non quadrava. In effetti, gente veniva la per trovare le barze e se ne fregava del gioco.

casinò online Sono passati alcuni mese dopo quel mio gesto distruttivo quando mi arriva in ufficio una telefonata dal mio account manager (non sapevo nemmeno di averne uno). Ci presentiamo. Lui si trova a Tel Aviv, ma è italiano e non ci sono incertezze nella comunicazione. "Ma perché hai tolto i banner? Dai riproviamo!" Gli ho spiegato le ragioni e mi ha fatto una proposta che mi ha intrigato: fai una pagina dedicata al gioco, facente parte dello stesso sito e la pubblicizzi per conto suo. L'illuminazione! Una visione che mi ha fato partorire foglio giocare in casinò online, con qualche problema.

Qui dovevo anche scrivere due righe di testo, ma di una cosa della quale non sapevo niente. Ho esaminato come fa la concorrenza e sono riuscito a mettere insieme 400 parole ed una bella grafica, fornitami da loro, che fingeva da collegamento. Non ci voleva molto ad afferrare che la cosa funzionasse. Anche se il primo mese sono stato sotto, era un segno positivo. Gente va a vedere e gioca. In effetti, dopo pochi mesi iniziano ad arrivare i pagamenti di una certa sostanza, e quello più bello, con una tendenza crescente. Tutto questo grazie al fatto che sono riuscito ad entrare tra i primi 10 per la parola chiave importante, e così quelli che atterravano sulla pagina erano davvero interessati all'argomento trattato.

Tutto era una meraviglia e mi sono accontentato per un certo durata, ma mi rodeva una traguardo, autoimpostomi nella mente: arrivare a tre mila dollari al mese, 100 al giorno. Pertanto nel febbraio 2006 è maturata la decisione di aprire recensioni casinò online, il primo posto mio interamente riservato al gioco d'azzardo. Poco dopo, nell'agosto dello stesso anno ho aperto gioco sicuro casinò online grazie allo sponsor che mi ha messo a disposizione hosting gratuito e si è avvallato anche le spese per il dominio. In più hanno introdotto nuovo materiale pubblicitario, i giochi in flash che si potevano giocare direttamente dal browser, senza scaricare un'applicazione specifica, che ho usato per dare l'impronta al sito.

Il traguardo è stato raggiunto ed anche abbondantemente superato, ma io sono una persona prudente che guarda al futuro e sa che le cose possono andare anche male, per gli innumerevoli motivi. Mettere tutte le uova nella stesso frigo (ma chi usa più i cesti) non è molto prudente. Mi sono messo a cercare un altro appoggio, uno sponsor nuovo, anche se ero ancora contentissimo con quello vecchio.

Sogno di tutti i giocatori di casinò

Correva l'ottobre del 2008. Non soltanto che sono riuscito a trovarlo, ma ho ottenuto un sito nuovo casinò online pronto, in regalo (per invogliarmi di lavorare per loro – a quei tempi mi sono già fatto un nome), scritto da loro e più bello graficamente rispetto alle mie precedenti creazioni web. Mentre sono abbastanza bravo nella programmazione del codice e nell'organizzazione dei contenuti, la parte del mio cervello che gestisce le arti visive non è molto avanzata e così le mie opere hanno un grande pregio, la semplicità, ma questa purezza non ha contorni sufficienti per accontentare anche un occhio più esigente.

Parallelamente ci sono delle vicende al livello statale che riguardano il mio lavoro. Per proteggere i cittadini, quest'era la giustificazione ufficiale, è vietato il gioco online. I siti che lo organizzavano sono stati oscurati, come succede nei paesi che noi chiamiamo poco democratici. Ma iniziano a crescere come l'erba dopo la pioggia i posti dove sono disposte le slot e non si capisce questa contradizione; da una parte liberalizzazione e dall'altra divieti. Dura un po' finche non si legalizza il gioco online, ma soltanto per i provider registrati in Italia, tramite il monopolio dello stato. Sono in vista molti introiti dalle tasse e questo non si butta via nemmeno da un governo che scrive con la mano sbagliata, scusate, meno usata.

Ridiamo online più spesso possibile

Nel gennaio 2010 sono nate case da gioco online, una creatura tutta mia, del tutto originale, che riporta non soltanto i ragguagli sui vari aspetti legati alle case da gioco, e recensioni degli stessi, ma dove mi sono impegnato anche per dare agli utenti qualcosa di unico, un'applicazione scritta da me e scaricabile gratuitamente. Volevo distinguermi dagli altri e produrre un'opera caratteristica e riconoscibile, puntando anche in questo modo a raggiungere la cima della classifica nei motori di ricerca. All'inizio uso i siti che normali, quelli non legalizzati in quanto non c'erano. Quando entra in vigore la nuova legge, aspetto che i miei patrocinatori registrino le loro case, ma loro sono in ritardo e io vengo oscurato in quanto promuovo i casinò non autorizzati. Alla fine si sistema tutto, ma con tanta fatica dovuta all'eccessiva burocratizzazione del nostro paese: potrei dedicare un intero blog alle vicende che dovevo affrontare per sbloccare il mio capolavoro informatico.

Un casinò tropicale in un villaggio africano

Qualcuno si chiederà: ma cosa c'entra con l'argomento la fotografia soprastante? Mi trovavo nell'Africa, sulla costa orientale. Ero in vacanza godendomi l'aria africana, piena di profumi, di spiritualità e di pace. Avevo alloggiato in una casa su una delle bellissime spiagge che avevo preso in affitto per una settimana. Passavo il mio tempo sdraiato sotto una palma leggendo il libro che mi sono portato per quella occasione o semplicemente osservando la vita che scorreva attorno. Ammetto che il mio sguardo si fermava anche sulle numerose turiste che passeggiavano o facevano il bagno. Nel pomeriggio spesso entravo dentro il villaggio. In una delle baracche, quella che si vede nel centro della foto, non mi crederete c'era un casinò. Sarà più appropriato chiamarlo una bisca. Passando ho visto uscire due turisti inglesi. Se possono entrare loro, posso farlo anche io, non riuscivo a trattenere la mia curiosità. Si entra in una stanzina molto buia dove era seduto uno grande, grosso. C'era un'altra porta che portava da qualche parte. Gli ho chiesto cosa c'è dentro e se posso entrare. Dopo 5 minuti di nostra conversazione in un pessimo inglese, mi ha lasciato passare la porta. Dentro una stanza abbastanza grande un tavolo con la roulette e tre tavoli dove si giocava a carte. Gente locale era di servizio. Tutti quelli che giocavano erano turisti. C'era anche un bar e mi sono bevuto una birra osservando i giocatori incalliti che lascavano i propri soldi al banco. Sono uscito fuori senza cadere nella tentazione.

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